Scheda approfondimento
Nel decennio cinquanta, dopo aver ricevuto il “Premio Pirelli” per la pittura (1955), Tuninetto avvia la sua carriera espositiva elaborando opere astratte, senza rappresentazioni geometriche: i dipinti ad olio evitano inizialmente forti contrasti cromatici ed esplorano le possibilità espressive di leggere le variazioni di colore. A partire dagli anni ’60 avviene una progressiva semplificazione delle forme in cui larghe pennellate s’incontrano per poi cambiare direzione, come attesta la tempera e china su carta Figurazione (Composizione) della Collezione Crema. Tuninetto è stato uno sperimentatore di numerosi linguaggi e di svariate tecniche espressive, ad esempio sono da segnalare le sue ricerche nel campo della ceramica, con le collaborazioni con la Manifattura Besio di Mondovì, e le sperimentazioni con la lavorazione del vetro che gli ha permesso di ottenere il movimento plastico delle superfici da cui sono nati i verox con variegate conglomerazioni di materiali diversi.