Scheda approfondimento
Formatosi all’Accademia Albertina di Torino alla metà degli anni cinquanta, Ruggeri emerge con una pittura di gesto toccata dagli esempi di Jackson Pollock, Franz Kline, Adolph Gottlieb e Sam Francis. Tema degli esordi è la figura sottoposta alla vitalità gestuale, non dissolta per evocazione ma piuttosto assorbita, nelle stesure di colore, con l’evidenza di una presenza viva. Esponente del cosiddetto “informale naturalistico” (insieme a Saroni e Soffiantino), Ruggeri partecipa a “Pittori d’oggi Francia Italia” nel 1955 (dove si ripresenta nel ’57 e nel ’61) e alla Biennale di Venezia nelle edizioni del 1956 e del 1958, e a quella del 1962 con una personale. L’opera in collezione, Ricordo di Cumiana, partecipa a questo clima di ricerca caratterizzato dal segno e dal gesto che si contraggono in addensamenti figurali mentre la materia si dirada e smagrisce.