Scheda approfondimento
Come incisore, Galante ha immediata fortuna critica ed è invitato a rassegne internazionali a Stoccolma, Ginevra, Londra, e all’esposizione futurista di Berlino del marzo ’22. Le abilità grafiche lo fanno entrare nell’orbita gobettiana che lo incarica di illustrare con nuove xilografie il volume
“Venti Poesie” di F.M.Bongioanni (1924). L’opera Paesaggio si colloca nelle immediate vicinanze di un ex libris inciso da Galante per il volume “Il gusto dei primitivi” (1926) dello storico dell’arte Lionello Venturi che ne favorisce la partecipazione nella compagine dei Sei Pittori di Torino dal 1929 al 1931 (con Jessie Boswell, Gigi Chessa, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci) considerato che egli era un artista accreditato presso molti circoli artistici di punta a livello italiano. I suoi temi prediletti, le colline del Piemonte, le marine liguri o abruzzesi, gli interni, le nature morte sono raffigurati in una sintesi di spazio e di luce/colore senza mai ridurli a semplici pretesi, anzi riconfermandone ogni volta l’identità quasi emblematica.