Scheda approfondimento
Dopo aver compiuto un primo apprendistato nell'atelier di Giovanni Grande, pittore, ceramista e collaboratore della manifattura di ceramiche artistiche Lenci, Riccardo Chicco entra nel 1928 a far parte della scuola di Felice Casorati, indiscusso punto di riferimento della pittura torinese di inizio Novecento. Dalla seconda metà degli anni trenta soggiorna a Londra e a Parigi, si sofferma presso la scuola di copia del Louvre, e poi raggiunge Vienna e Monaco. Durante la Seconda Guerra mondiale, dopo una iniziale neutralità, entra in contatto con la Resistenza e viene arrestato perché sospettato di essere una spia inglese. Nel marzo del 1946 realizza la sua prima mostra personale alla Galleria del Bosco di Torino a cui seguono numerosi inviti alla Biennale di Venezia. L’opera “La ‘Poesia’ nel teatro di Cumiana è rappresentativa di uno stile pittorico affidato principalmente alle qualità costruttive del colore, dai timbri pungenti e sonori e dall’abbreviazione descrittiva ma puntuale, verso una semplificazione delle forme in chiave espressionista.