Orologio da mensola
Orologio da mensola
1820 c.
Bronzo dorato, 38 x 25 x 12 cm., inv. 1.
Iscrizioni: «Lacroix a Turin» sui quadrante. Restauro: 1995, V. Borgialli, Torino. L'esemplare si colloca nella tipologia delle "pendules a sujets", è in quella che presenta il quadrante incorporato al soggetto. Si tratta, in questo caso, di una suonatrice vestita e acconciata in puro stile impero, confermato dalla poltroncina; altro riferimento al tema musicale, derivato dal mondo classico, è nell'iconografia di Pan con una ninfa, modellato a rilievo nella base. A completamento, nelle parti laterali, due aquile a guisa di erme. Alcuni confronti sono rintracciabili nel Tardy (1981-1982) e nelle schede di Paolo San Martino (1988): in particolare con l'orologio da mensola di manifattura parigina collocato nella Sala Verde dell'appartamento detto di Carlo Felice, nella Palazzina di Caccia di Stupinigi, datato al 1815-20 (Idem, 1988, p. 186). Analoga è infatti la presenza di una base con fregio stiacciato sostenuta da piedini ovoidali, sulla quale poggia il quadrante. In origine il meccanismo, oggi non funzionante, doveva anche azionare il piede destro della suonatrice sui pedali della tastiera. Angela Griseri, in E. Ragusa (a cura di), Museo Mallé Dronero, L’Artistica Savigliano, 1995, pp.184-185.
Foto: ©Giorgio Olivero