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Per approfondire

Manifattura di Meissen

(fondata nel 1710)

 

Tazza da caffè con piattino e tazza da crema con piattino

(1780-1785 c.)

Porcellana dipinta e dorata.

Tazza da caffè: alt. cm. 6,5; larg. cm. 9,5; diam. cm. 7; Piattino: diam. cm. 12,5;

Tazza da crema: alt. cm. 4,5; larg. cm. 10; diam. cm. 8; Coperchio: alt. cm. 4; diam. cm. 8,3; piattino: diam. cm. 13,5, inv. nn. 11c, 12c.

Marca dipinta in blu sotto vernice, sotto le tazze e sotto i piattini: le spade incrociate con una stella tra le impugnature e il n. «4». Inciso sotto la tazza da crema: «54 », «3 »; sotto il piattino: «51». Inciso sotto tazza e piattino da caffè: «15 ».

 

Le due tazzine con i relativi piattini sono in fine porcellana bianca con un decoro a mazzi di fiori naturalistici, policromi (colori: rosso, viola, rosa, verde, blu, giallo). I bordi presentano una fascia in blu scuro brillante con un decoro a fitti trattini in oro. La tazza da crema è di forma emisferica, con un manico, corredata di piattino a calotta e di coperchio con il pomolo di presa a forma di fiore in boccio, dorato. La tazza da caffè è di forma cilindrica restringentesi su un piccolo piede circolare, ha un manico a forma di ramoscello con piccole foglie, sull'attaccatura superiore, a leggero rilievo. La marca, le spade incrociate con la stellina, e quella adottata a Meissen nel periodo di direzione del conte Camillo Marcolini: 1774-1814 (G. Sterba, 1988, p. 203; J. Willsberger, R. Riickert, 1991, pp. 295-296). Il decoro dei bordi, in blu scuro e oro, e identico a quello di una tazza, su cui per(è dipinta una veduta, conservata nella Stadtische Kunstsammlungen di Augsburg (inv. 4100), datata intorno al 1780 (R. Ruckert, 1966, p. 154, fig. 783). Inoltre sono soddisfacenti i confronti con le decorazioni a fiori naturalistici adottate negli stessi anni, 1780-1785, dalla manifattura sassone (cfr. R. Riickert, 1966, p. 153, figg. 774-775; G.Sterba, 1988, figg. 40-41).           

 

Maria Paola Soffiantino, in E. Ragusa (a cura di), Museo Mallé Dronero, L’Artistica Savigliano, 1995, pp.180-181.

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