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Per approfondire

Manifattura di Meissen

(fondata nel 1710)

 

Coppia di statuette raffiguranti angioletti musicanti

(seconda metà sec. XVIII)

Porcellana dipinta e dorata alt. cm. 11; larg. piedistallo cm. 4, inv. n. 3c.

Marca dipinta in blu sotto vernice: le spade incrociate con la lettera «A» in alto e la lettera «B» in basso.

Restauro: 1995, I. Minina Pignoni, Torino.

 

Le due statuette raffigurano due angioletti musicanti: uno con il violino, cui mancano parte dell'archetto e il riccio, l'altro con il tamburo, cui mancano le bacchette. Quest'ultimo è in cinque frammenti, assemblati con gommalacca, che è stata rimossa dal recente intervento di restauro, inoltre è mutilo delle dita della mano sinistra e di parte del dito medio della mano destra. I due angioletti sono vestiti da fanciulli: uno indossa pantaloni corti, giacchetta e cappello, l'altra indossa una gonnellina a fiori, una casacca e il cappello; poggiano su piedistalli in porcellana bianca con decoro, in leggero rilievo, a volute dorate. Le figure presentano affinità per il modellato e per il tipo di decoro policromo, con sottili grafismi, con i fanciulli del gruppo plastico raffigurante la Torchiatura, facente parte di un centro tavola conservato in Palazzo Reale di Torino, appartenente al periodo di attività a Meissen del modellatore Michel-Victor Acier (Versailles 1736 - Dresda 1799). Questi, assunto accanto al Kaendler nel 1764, lasciò la manifattura per l'Accademia di Dresda nel 1781 continuando comunque a creare modelli per la fabbrica sassone (S. Pettenati, 1986, p. 239-240, scheda 74). Anche il gusto di queste piccole sculture corrisponderebbe a quello sentimentale idillico del Settecento maturo introdotto a Meissen proprio dall'Acier, del quale si ricordano, per confronti stilistici, altre statuette raffiguranti fanciulli e i putti con i motti databili intorno al 1775 (I. Menzhausen, 1988, nn. 166-167). Per contro va ricordato che il modellato delle basi si avvicina maggiormente a quello dei fanciulli giardinieri, modelli realizzati intorno al 1755 da Friedrich Elias Meyer (Erfurt 1724-Berlino 1785), ed anche a quello dei fanciulli vestiti come personaggi della Cornmedia dell'Arte, ideati intorno al 1760 da Johann Joachim Kaendler (Fischbach? 1706 - Meissen 1775) (cfr. 0. Walcha, 1981, nn. 118¬119, 140, pp. 484-485). Inoltre si nota una certa rigidezza nell'impostazione e nel modellato dei piedi, affine a quella di una statuetta raffigurante un fanciullo, conservata nel Bayrisches National-museum di Monaco (inv. Ker. 1520), datata circa 1765 (R. Riickert, 1966, n. 1017, p. 186).

 

Maria Paola Soffiantino, in E. Ragusa (a cura di), Museo Mallé Dronero, L’Artistica Savigliano, 1995, pp.178-179.

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