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La Fondazione d’arte Sella Pollone a Torino - Angelica Sella

Giornata di Studi | 6 giugno 2015 | Sala Milli Chegai | Teatro Iris – Dronero

 

Il Museo Mallé in ricordo di Milli Chegai
Case Museo in Piemonte

 

LA FONDAZIONE D’ARTE SELLA POLLONE A TORINO
Angelica Sella

 

 

La Fondazione Sella Pollone è un ente morale fondato alla fine del decennio Ottanta del Novecento da Giuseppe Sella e da sua moglie Margherita allo scopo di ricostruire un’esemplare di casa-appartamento del patriziato piemontese di fine Ottocento. Giuseppe Sella possedeva una collezione di mobilia e di quadri di una certa importanza che aveva ereditato dalle diverse famiglie da cui discendeva cioè i Sella, i Bertetti, i Pollone e gli Juva. Giuseppe e sua moglie decisero di comprare una parte del piano nobile del Palazzo Coardi di Carpeneto a Torino, un possente palazzo realizzato su progetto attribuito ad Amedeo di Castellamonte nella seconda metà del Seicento, sito in via Maria Vittoria 26, e con un affaccio su Piazza Carlina.
Questi locali seicenteschi erano stati adibiti ad una mensa aziendale, quindi alcuni erano stati modificati; addirittura certi soffitti erano stati coperti da delle controsoffittature, per fortuna questo fece sì che si conservarono ancora delle magnifiche volte del Seicento.
Giuseppe Sella e sua moglie costruirono questa casa museo che tennero aperta per farla visitare su appuntamento per i vent’anni successivi, fino ai primi anni del 2000, quando morirono entrambi per anzianità. In seguito, questa Fondazione il cui consiglio è eletto dal Vescovo di Torino, coinvolse noi Sella biellesi che siamo un ramo diverso della stessa famiglia, e che abbiamo una Fondazione culturale, la Fondazione Sella onlus, di cui io sono vicepresidente.
Mi sono occupata dell’amministrazione della Fondazione Sella Pollone e ho ristrutturato e messo a reddito i 4 appartamenti che ha lasciato Giuseppe Sella; ho messo in sicurezza l’intero immobile e poi ho fatto l’inventario.
E’ una casa che riesce a rappresentare una tipologia di appartamento del patriziato piemontese tra ‘800 e inizio ‘900; ha una mobilia interessante che va dal ‘600 all’800, forse qualcosa di più antico. Diciamo che non è una casa che presenta la continuità dell’uso, come le case museo in fondo dovrebbero essere; è il frutto di una ricostruzione compiuta con un certo criterio, dividendo i diversi stili, praticamente le varie stanze (camere da letto, biblioteca, salotto) ognuna rappresenta un epoca.
Possiede una collezione di quadri di un certo interesse dell’Ottocento piemontese, soprattutto di rilievo, ma non solo, ci sono le sovrapporte del Cignaroli, e nell’insieme ci sono tante cose che ricordano abbastanza le tante belle case che man mano scompaiono. Forse la sua peculiarità è data dal fatto che a Torino non esistono enti o istituzioni che rappresentano questa tipologia di beni, forse l’unica realtà, che però non è una vera casa museo, è la Fondazione Accorsi che è una collezione straordinaria di tutt’altro genere.
La Fondazione Sella Pollone deve ora confrontarsi col presente valutando se è possibile far ripartire quel tipo di progetto iniziale voluto da chi l’aveva fondata - documentare la vita del patriziato piemontese - o intraprendere altre soluzioni.
Come Fondazione Sella onlus a Biella abbiamo in programma la creazione di alcune case museo, la prima è la casa museo di Quintino Sella, vale a dire la ricostruzione della sua abitazione.

 

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